COLLE DI TILIO DOP SANNIO FIANO
€11.90
Uve | Fiano |
Provenienza | Sannio Beneventano – Campania |
Ettari | 7 |
Altitudine | 120-400 metri slm |
Sistema di allevamento | Guyot |
Densità di impianto | 4.000 piante per ettaro |
Età media delle viti | 15 anni |
Epoca di Vendemmia | Inizio settembre |
Tecnica di vinificazione | Criomacerazione a temperatura di 8-10°C prolungata da 1 ora fino a 12 ore in relazione alle caratteristiche delle uve e dell’annata con seguente pressatura soffice |
Fermentazione | Interamente svolta in acciaio a 12-15 °C per circa 20 giorni |
Ferm. Malolattica | Non svolta |
Invecchiamento | In bottiglia |
Imbottigliamento | Aprile dell’anno successivo alla vendemmia |
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Colore giallo paglierino con riflessi verdi. Al naso i sentori floreali e mentolati si completano con note di cedro e timo. La bocca è avvolgente, cremosa con un lungo finale sapido.
ABBINAMENTI GASTRONOMICI
Predilige i piatti a tendenza dolce come gli spaghetti con le alici, pesce al forno su letto di patate e succulente zuppe di pesce.
TERROIR
I vini della linea Cru del Sannio sono prodotti dai vigneti della prima collina, in un paesaggio di terrazzi alluvionali e versanti a morfologia dolce, su marne. Questa duplice genesi comporta la presenza in questo terroir di un mosaico complesso di suoli: i suoli sabbioso-ghiaiosi dei terrazzi, profondi e asciutti; suoli giovani ma già organizzati, ospitali, docili, facilmente radicabili. E poi le antiche “terre nere” della collina marnosa, suoli più evoluti, tenaci, scuri d’humus in superficie, ben strutturati grazie all’eredità dell’antico bosco che li ricopriva e al lavoro secolare dei viticoltori. Al di sotto della profondità di lavorazione, il contrasto cromatico tra l’orizzonte profondo, bianco per l’accumulo di carbonati, e il substrato limo-argilloso, finemente intarsiato d’ocra e di grigio. La linea Cru del Sannio proviene quindi da un terroir assai particolare, dal punto di vista della morfologia e dei suoli. È un cru complesso, un terroir “cooperativo”, dove la costante eccellenza dei vini deriva evidentemente dalla capacità dei viticoltori di governare e armonizzare, annata per annata, il comportamento dei vigneti sui diversi suoli, versanti ed esposizioni.