fbpx

“Benevento.Wine” ed etichette “vulcaniche”: così La Guardiense porta il Sannio nel mondo

L'azienda vitivinicola campana punta a far conoscere le eccellenze di un territorio tutto da scoprire Domizio Pigna «Con i nostri vini abbiamo stretto un patto con la storia del Sannio»

“Benevento.Wine” ed etichette “vulcaniche”: così La Guardiense porta il Sannio nel mondo

L’azienda vitivinicola campana punta a far conoscere le eccellenze di un territorio tutto da scoprire

Domizio Pigna «Con i nostri vini abbiamo stretto un patto con la storia del Sannio»

I profumi e i misteri di una zona spettacolare e fertile come quella del Beneventano, che passano i confini per essere conosciuti anche a livello internazionale. La mission de La Guardiense per portare il Sannio nel mondo viene declinata attraverso le sue bottiglie uniche, in cui è imprigionata la potenza del terroir vulcanico, e un progetto con cui arrivare al palato e al cuore di esperti ed estimatori campani e non.
Si parte dai vini, con il progetto speciale Janare, degustato recentemente anche nell’evento di Palazzo Petrucci, e della sua linea “Anima Lavica”, da cui si schiudono storia, odori e sapori del Sannio, insieme al legame dei mille viticoltori di Guardia Sanframondi con la loro identità vinicola. Un’occasione – quella celebrata con l’abbinamento dei piatti dello chef Lino Scarallo, executive di Palazzo Petrucci – per presentare il lavoro di ricerca, e improntato sulla sostenibilità, della squadra guidata dal presidente Domizio Pigna e con gli enologi Riccardo Cotarella e Marco Giulioli alla guida della produzione vinicola, capace di comunicare a gran voce le bellezze e i frutti di una zona unica.


Vini che racchiudono in sé la potenza affascinante dei vulcani. La Cooperativa Agricola La Guardiense è riuscita a imbottigliare trentamila anni di storia nella linea “Anima Lavica”, sempre all’interno del progetto Janare, ottenendo rapidamente un grande successo e apprezzamento.
La zona è quella della Valle Telesina, nella parte ovest del beneventano, una zona priva di vulcani ma con un terreno sorprendentemente ricco di ignimbrite: merito della super esplosione dei Campi Flegrei circa trenta millenni orsono, capace di trasportare lapilli e minerali magmatici anche nell’area che da Castelvenere giunge a San Lorenzello. E di dar così vita ai vini di Anima Lavica.
Anima Lavica è solo l’ultima linea lanciata nel progetto Janare, che fonda la propria brand identity sulla tradizione misterica ed affascinante beneventana, quella delle streghe “Janare” che si dice veglino i campi di una zona così feconda.


«Questo progetto è nato un po’ per caso – ha spiegato Marco Giulioli, enologo de La Guardiense -, col ritrovamento di una mappa di zonazione dei suoli della valle Telesina stilata tra fine anni Novanta e inizio anni Duemila. È stato come trovare un tesoro: la frammentazione dei suoli e il lato vulcanico ben delineato imponevano di cogliere al volo questa opportunità. Insieme all’azienda, che già da tempo stava studiando e monitorando questa parte di suolo, abbiamo valorizzato questi terreni e le loro straordinarie differenze. Il terroir vulcanico trasmette la sua forte identità a uve e vini, rendendoli riconoscibili e ben definiti. Inoltre, ci ha permesso di sfruttare la sua natura comunicativa per diffondere la linea Anima Lavica: l’interesse intorno ai vini vulcanici è enorme e il lavoro fatto dalla cooperativa è stato sorprendente per la resa finale, non tanto per l’ottima qualità ma piuttosto per l’apprezzamento che ne è derivato e che non accenna a calare. Il successo di questi vini si tocca con mano ed è un valore aggiunto per noi».


Si prosegue con “Benevento.Wine”, il progetto lanciato a maggio 2022 che mira a promuovere le eccellenze e le peculiarità del Sannio attraverso eventi dedicati, incoming di operatori del settore, giornalisti e opinion leader, il tutto finalizzato a creare reti e relazioni con i mercati campani, nazionali e internazionali.
Tante le occasioni in cui l’azienda vitivinicola campana nel BeneventoWineTour, si è fatta portavoce del Sannio; ricordiamo Bologna, Milano, Roma o Napoli in Italia, ma anche oltre le Alpi, ad Amsterdam, Bruxelles e Dusserdorf, riscuotendo un successo sempre crescente.
«Le nostre etichette – le parole di Domizio Pigna, presidente de La Guardiense – non sono solo il frutto del lavoro di una squadra devota e infaticabile ma anche un importante esempio dell’eccellenza che un territorio come quello del Beneventano, su cui siamo felici di insistere, sa regalare. Con i nostri vini abbiamo stretto un patto con la storia del Sannio, ora sta a noi, anche attraverso azioni come il “Benevento.Wine”, farci ambasciatori di questa zona meravigliosa».