INTENSO E INCONFONDIBILE
Secondo la leggenda, le Janare erano creature mutevoli, capaci di farsi vento e di governare gli elementi della natura danzando sotto un noce. La magia d’altronde non ha mai abbandonato queste terre e oggi si è tramutata in una profonda conoscenza delle risorse del territorio e delle tecniche produttive in grado di preservarle, riuscendo, in questo modo a plasmare il tempo, l’elemento che governa il mondo.
Ed è il tempo che muta e bilancia la dolcezza per dare vita a un’inedita regina del Sannio: sua maestà la Falanghina. Passito dal colore dorato che si fa ricordare per il suo profumo intenso ed inconfondibile.
FRESCO E ELEGANTE
L’ambra è una pietra organica spesso utilizzata nei riti magici. E’ l’elemento essenziale di molti incantesimi e le è stata attribuita la virtù di custodire l’essenza stessa della vita.
Poiché l’ambra, a differenza delle pietre preziose, è calda al tocco e spesso contiene, al suo interno, frammenti di storia, di biologia e di etologia, è stata spesso associata ai cicli vitali e alla longevità.
L’aura magica che da sempre pervade le terre del Sannio beneventano è stata la principale fonte ispiratrice della messa a punto di un vino Aglianico rosato, tenue ed elegante come la resina fossile da cui prende il nome e che declina in una versione inedita uno dei vitigni principe del questo territorio.
Un progetto di zonazione innovativo per selezionare solo le migliori vigne.
Questi due vini appartengono ad un innovativo progetto di zonazione, volto all’individuazione di areali di produzione delimitati, in grado di garantire livelli qualitativi costantemente superiori alla media territoriale. Il concetto di cru itinerante, che questa linea porta avanti da sempre introduce un ulteriore livello di selezione. Nei siti di produzione di vino, già ineguagliabili per le loro caratteristiche, vengono infatti individuate di anno in anno solo le migliori vigne.
Proviene da un terroir estremamente articolato dal punto di vista dei suoli e della morfologia. È un cru complesso dove la costante eccellenza dei vini deriva dalla capacità dei viticoltori di governare e armonizzare, annata per annata, il comportamento dei vigneti sui diversi suoli, versanti ed esposizioni.